Meningite Batterica: tutte le informazioni su vaccini, dosi e costi in Piemonte

Nell’ultimo periodo si sta parlando moltissimo di meningite, lasciando spazio, talvolta, a toni allarmistici che contribuiscono solo ad incrementare la paura. Provate a chiamare il centro di riferimento della vostra zona in questi giorni: se non è psicosi poco ci manca. Gli operatori dei servizi vaccinali delle ASL piemontesi stanno faticando per gestire tutte le chiamate e le richieste di vaccini a pagamento arrivate in queste settimane.

Per motivi di lavoro, ho avuto l’opportunità di entrare in contatto con una delle dottoresse che fanno parte dell’equipe del SEREMI di Alessandria (il Servizio di riferimento regionale per l’epidemiologia delle malattie infettive), sono così riuscita ad avere un’idea più chiara della situazione e spero con questo post di veicolare informazioni che possano essere utili a tutti.

Il primo elemento da mettere in evidenza è che in Piemonte i casi di meningite meningococcica che si verificano sono rari e, peraltro, in diminuzione.

Quindi da noi non è in atto alcuna emergenza; la situazione è diversa ad esempio in Toscana (soprattutto nell’area di Firenze) dove, invece, i casi sono numerosi e attribuibili a ragioni ancora non del tutto chiare, al punto che il nostro servizio sanitario regionale consente la vaccinazione gratuita ai piemontesi che per ragioni di studio o di lavoro devono trasferirsi per un periodo in quella regione (basta una autocertificazione presentata al Centro Vaccinazioni di riferimento).

E’ senza dubbio fondamentale vaccinare i nostri bambini (eventualmente anche vaccinarci noi adulti soprattutto se rientriamo nelle categorie a rischio) ma con assoluta tranquillità perché, secondo gli esperti, non ci sarebbero motivazioni di carattere scientifico o epidemiologico per allarmarsi.

Prima di parlare di vaccini a disposizione, di dosi e costi in Piemonte, occorre ancora qualche premessa, importante per capire meglio di cosa stiamo parlando.

Cos’è la meningite: è un’infiammazione delle membrane (le meningi) che avvolgono il cervello e il midollo spinale.

Come si trasmette la meningite: è generalmente di origine infettiva e può essere virale, batterica o causata da funghi.

La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune, di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni.

La forma batterica (quella che riguarda le vaccinazioni) è più rara ma estremamente più seria e, come noto, può avere conseguenze fatali. Parlando ora soltanto di quest’ultima, i batteri più frequentemente in causa sono tre:

  • Meningococco: si tratta di un ospite frequente delle prime vie respiratorie, basta considerare che dal 2 al 30% della popolazione sana ospita meningococchi nel naso e nella gola senza presentare alcun sintomo e questa presenza non è correlata a un aumento del rischio di meningite. Esistono 13 diversi sierogruppi di meningococco, ma solo 5 (denominati A, B, C, W 135 e Y) causano meningite e altre malattie gravi. Dei 5 sopra elencati, i più frequenti in Italia e in Europa sono soltanto i sierogruppi B e C. Nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore, anche in presenza di una terapia adeguata. La contagiosità è bassa, tuttavia il meningococco può dare origine a focolai epidemici.
  • Pneumococco: dopo il meningococco, è uno degli agenti più comuni della meningite, può causare anche polmonite. Come il meningococco, si trasmette per via aerea e può trovarsi nelle prime vie respiratorie, senza causare alcuna malattia. Esistono molti tipi di pneumococco. Le meningiti da pneumococco si presentano in forma sporadica.
  • Haemophilus influenzae tipo b: era fino alla fine degli anni novanta la causa più comune di meningite nei bambini fino a 5 anni, poi con l’introduzione della vaccinazione i casi di meningite causati da questo batterio si sono ridotti moltissimo.

Chiarito questo, secondo i dati dell’Assessorato regionale alla Sanità, in Piemonte, a partire dal 2008, l’andamento dei casi di malattia invasiva da meningococco ha mostrato una riduzione significativa, pari in media a 1 caso in meno ogni anno su tutta la popolazione. Il dato registrato nel 2016 non altera il trend decrescente registrato dal 2008.

Il valore massimo di incidenza si è riscontrato nel 2009 (6 casi per 1.000.000 abitanti), anno che ha preceduto l’introduzione della vaccinazione antimeningococco C nella nostra regione.

La letalità per malattia invasiva da meningococco è in media inferiore a 2 decessi per anno. Il sierogruppo B è quello prevalente, riguarda circa il 60% dei casi, seguito dal sierogruppo C; una sua maggior frequenza (70%) caratterizza la fascia di età pediatrica (0 – 14 anni), dato sovrapponibile a quello europeo.

Arriviamo ora a parlare di vaccini, dosi e costi in Piemonte. Cercherò di essere il più possibile chiara e schematica.

Vaccinazioni già in offerta attiva e gratuita (attiva nel senso che la chiamata avviene attraverso una comunicazione scritta da parte dell’ASL alla famiglia):

1) Vaccinazione contro la meningite da Haemophilus influenzae b sotto l’anno di età (3°-5°-11° mese).
2) Vaccinazione contro la meningite da pneumococco  sotto l’anno di età (3°-5°-11° mese).
3) Vaccinazione contro il meningococco di tipo C
  • a 13/15 mesi  in concomitanza con il vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia);
  • agli adolescenti di 15-16 anni non precedentemente immunizzati > con riguardo a questi ultimi c’è da sottolineare una importante novità: a partire da questo anno il vaccino contro il meningococco di tipo C per gli adolescenti sarà sostituito da un vaccino tetravalente contro le meningiti di tipo ACWY, ossia un vaccino che oltre che dal tipo C protegge anche dai tipi A, W e Y, poco frequenti nel nostro Paese (la scelta è motivata dal fatto che sempre più frequentemente i ragazzi fanno viaggi ed esperienze all’estero). Trattandosi sempre di una vaccinazione in offerta gratuita attiva, le famiglie dei nati nel 2001-2002 non dovranno fare nulla, saranno le varie ASL a contattarle.

NOVITA’ > A questi 3 vaccini si aggiunge sempre in offerta attiva e gratuita per i nati dal 1° gennaio 2017 (le famiglie dei nuovi nati saranno contattate con lettera dell’ASL):

4) Vaccinazione contro il meningococco di tipo B  4 dosi somministrate a partire dai 2 mesi di vita

Se non si rientra nell’offerta vaccinale gratuita di cui sopra ma si vuole comunque effettuare la vaccinazione contro il meningocco di tipo B (per gli altri vaccini è già possibile da tempo), da qualche mese è possibile farlo non più acquistando il vaccino in farmacia e facendolo somministrare dal pediatra/medico di base o di fiducia, ma rivolgendosi al Centro Vaccinazioni dell’ASL di riferimento, con costi decisamente più contenuti rispetto al passato poiché il vaccino è acquistato a prezzo di costo direttamente dall’azienda sanitaria e la prestazione viene pagata una sola volta.

Ecco, quindi, i costi per la vaccinazione contro il meningococco di tipo B in base all’età, tenendo conto che il prezzo per la prestazione sanitaria è di 16 euro (da pagare una sola volta) e il prezzo del vaccino è di 74 euro a dose:

Dai 2 mesi fino ai 5 mesi 4 dosi (da effettuarsi a distanza di tempo secondo le indicazioni che verranno comunicate dal Centro Vaccinazioni) 74×4+16= 312 euro
Dai 6 mesi fino ai 23 mesi  3 dosi 74×3+16= 238 euro
Dai 24 mesi in poi (quindi anche per noi adulti)  2 dosi 74×2+16=164 euro

La prestazione sanitaria di 16 euro viene pagata (con bollettino che è possibile ritirare nei Centri Vaccinazioni) in concomitanza con la prima dose, i bollettini successivi avranno soltanto il costo della singola dose.

Per prenotare, disdire o modificare un appuntamento vaccinale (area di Torino) è possibile contattare i seguenti numeri:

  • 840.705007 da telefono fisso (si paga solo lo scatto alla risposta)
  • 011.5160666 da telefono cellulare (a carico dell’utente)

Per le altre aree occorre far riferimento alla propria ASL di zona.

Se volete approfondire ulteriormente, qui trovate le FAQ in tema Meningite pubblicate dal Ministero della Salute (es.  A chi e in quali casi sono raccomandate le vaccinazioni? Per gli adulti che nell’infanzia non sono stati vaccinati contro il meningococco è consigliata la vaccinazione?
Quanto dura l’effetto della copertura vaccinale? Se la vaccinazione è stata fatta a un anno di età va fatto un richiamo? etc).

Confrontandoci serenamente e senza preconcetti, noi abbiamo scelto di far vaccinare Teo, appena possibile, anche contro il meningococco di tipo B, pur essendo a pagamento, poiché, dopo esserci consultati con il pediatra di cui abbiamo fiducia, la riteniamo una scelta giusta e perché, di base, siamo fermamente convinti che vaccinando non solo proteggiamo noi e il nostro bambino da malattie gravi ma contribuiamo, nel nostro piccolo, anche alla protezione della popolazione dalle epidemie, con riduzione dei rischi per chi, per scelta o necessità, non è vaccinato.

Al di là delle libere scelte personali, con questo post spero solo di aver fornito informazioni utili per approfondire e valutare le opportunità attualmente a disposizione nella nostra regione.

A presto, Elisa 😉