Leggevo di uno studio pubblicato sullo Spanish Journal of Psychology sui sensi di colpa. Le donne risultano essere decisamente più sensibili al sentirsi in colpa rispetto ai maschi della stessa età.
Sai che scoperta. Mi sa che nasciamo così, pacchetto incluso.
Il senso di colpa delle madri, poi, se possibile, si moltiplica.
Ultimamente il mio senso di colpa ricorrente è quello di non riuscire a rispettare i tempi di Teo, i suoi tempi di bambino.
Non è piacevole, mi sento un pochino sollevata solo quando penso che:
- non sempre si riesce a fare quello che si vorrebbe e non tutto dipende da noi;
- nulla è irrecuperabile;
- mio figlio, anche se arrabbiato o deluso, non smetterà di amarmi.
Questa sorta di sana auto-assoluzione non significa, tuttavia, non provare a rallentare, nella convinzione che ciò possa far bene ad entrambi.
Da qualche tempo, anche il mondo della narrativa per bambini sta affrontando il tema della frenesia della quotidianità e dello stress che ne consegue, una situazione che, nostro malgrado, coinvolge anche i più piccoli, inevitabilmente alle prese con i ritmi degli adulti, spesso poco rispettosi dei tempi più lenti (e sani) dei bambini.
Ho pensato di dedicare questo post ad alcuni albi illustrati, davvero preziosi, da leggere insieme ai nostri bimbi, per cercare di riappropriarci, almeno un pochino, del piacere della lentezza e aiutarci a non sentirci genitori di m…. quando, talvolta, riversiamo stanchezza e nervosismo anche sui nostri figli.
Sono 5 libri che sanno trasmettere importanti messaggi sia ai piccoli, cui sono direttamente rivolti, sia ai grandi, che li accompagnano nella lettura.
1. Aspetta di Antoinette Portis
Questo albo inizia con una situazione decisamente comune: “Presto! Presto!” dice la mamma al figlio mentre lo trascina per strada, guardando ansiosa l’orologio.
Ma la città è grande e ricca di attrazioni: un cagnolino da accarezzare, una betoniera da ammirare, un operaio da salutare, un vecchietto, che getta il pane agli anatroccoli, da imitare.
La mamma permette di fermarsi, ma solo per un attimo, perché occorre andare e bisogna far presto! La mamma va veloce, il bimbo frena.
Tipico, no?
Laddove c’è un adulto che deve andare di corsa, preso dalle incombenze quotidiane, c’è sempre un piccolo che vuole rallentare e osservare il mondo.
Alla fine del tragitto, quando si rivela anche la destinazione (la stazione della metropolitana), non c’è più tempo nemmeno per i brevi momenti di indugio.
Ma un ultimo “Aspetta!” del bimbo blocca la mamma e, con lei, il lettore. Una frazione di secondo in cui il tempo si ferma e anche la donna si volta, finalmente, là dove il ditino del figlio indica un magnifico doppio arcobaleno, che saprà unirli in un abbraccio.
Età: dai 3 anni.
Un piccolo libro, semplice ma efficace, che, mettendo a confronto il tempo concitato degli adulti con quello lento dei bambini, riesce a parlare al cuore di entrambi.
2. Urlo di mamma di Jutta Bauer
È un albo che colpisce al cuore. Diciamo proprio che ci va giù duro.
Potrebbe sembrare una storiella come tante, invece questo libro ospita parole e immagini di una potenza comunicativa sconvolgente.
Si apre con una mamma pinguina che sbotta. Sì, perché le mamme sono sempre sottoposte a stress notevoli – evidentemente anche quelle del mondo animale! – per cui è inevitabile che talvolta perdano la pazienza e il controllo.
Solo che l’urlo della mamma, questa volta, è talmente forte – e il suo volto così infuriato – da mandare in mille pezzi il piccolo pinguino. Pezzi del corpicino che si staccano e volano via, si perdono in ogni angolo del mondo: le ali nella giungla, il beccuccio su una montagna, il culetto in città e così via.
Il piccolo prova a ricomporsi ma non ci riesce. Ha bisogno della sua mamma che, con pazienza e tenacia, ritrova tutti i pezzi e li ricuce alla perfezione, con la cura e la precisione che solo le madri hanno. Quando il piccolo pinguino è di nuovo “intero“, la mamma lo abbraccia forte, chiedendogli scusa.
Le mamme urlano, ma sanno anche riportare la pace, sanno confortare, rassicurare e, soprattutto, chiedere scusa.
Quanto è consolatorio questo finale! Quante volte abbiamo perso la pazienza, quante volte abbiamo urlato e, magari, visto i nostri bimbi reagire con spavento. Spesso accade in modo involontario. Quando, però, poi prendiamo coscienza delle conseguenze del nostro urlo, ecco che parte il senso di colpa.
Questo libro è davvero prezioso perché insegna che la rabbia non è qualcosa da nascondere, che il dolore può essere curato e che si può sempre rimediare ad uno sbaglio.
Urlo di mamma è un libro per i bambini: per spiegare loro che anche le mamme si arrabbiano, talvolta tantissimo e la rabbia può far male, ma alla fine tutto si può ricucire grazie all’amore. Nemmeno il litigio più forte o la sgridata più severa, se c’è affetto, possono compromettere il legame tra genitori e figli. L’importante è saper ricucire insieme tutti i pezzi.
Ed è soprattutto un libro per le mamme: per confortarle quando si sentono sbagliate, aiutandole ad essere più indulgenti verso se stesse.
Qui (a fondo pagina) si trova lo spunto per un laboratorio da sperimentare con i propri figli, dopo aver letto insieme l’albo. Mi sembra una bellissima idea!
Eta: dai 3 anni.
Una lettura che prende per mano mamme e bimbi alla scoperta dei propri sentimenti ma anche dei propri limiti.
3. Non si toglie di Shinsuke Yoshitake
Un libro recente che ha avuto una menzione speciale al Bologna Ragazzi Award 2017. Racconta benissimo, in maniera davvero comica, quel momento della crescita in cui si è ancora in bilico tra il bisogno di una mano e la ricerca dell’autonomia (e la necessità di vedere rispettati i propri tempi).
Già la copertina è simpatica e accattivante. Protagonisti sono, infatti, un piccolo corpo di bimbo incastrato in una maglietta e un grande corpo di donna intento a liberarlo.
Quante volte mi succede con Teo! Forse per questo lui adora questo libro. 😉
Il buco della maglia è troppo piccolo per far passare la testa e il bimbo non riesce a sfilarsela da solo. Incalzato dalla madre, che lo invita a sbrigarsi perché è l’ora di fare il bagno, il piccolo rimane intrappolato per un tempo che a lui pare infinito.
Prende il via, così, una divertente odissea per il simpatico protagonista, che inizia a fantasticare: se rimarrò incastrato per sempre? Crescerò anche così?
E mentre cerca di liberarsi, immagina per sé un futuro impacciato e al buio. Come potrò bere? Come convincero’ il gatto a non farmi il solletico sulla pancia? In definitiva, come potrò cavarmela da solo nelle piccole e grandi sfide di ogni giorno?
Ma il bambino si consola presto pensando che ci saranno, di certo, altri bimbi incastrati come lui, basterà solo cercarli e giocare con loro, potrà comunque farsi degli amici ed essere felice.
Tuttavia, mentre la sua immaginazione lo porta altrove e sembra passata un’eternità, la vasca da bagno è, in realtà, ancora là che lo attende e la pazienza della mamma è esaurita.
I suoi sogni di autonomia falliscono miseramente. Arriva la mamma e, in un attimo, si ritrova nudo e sotto la doccia.
E così, mentre noi adulti sorridiamo, ritrovando in questa storia dolce e buffa tutta la quotidianità con i nostri piccoli, ai bambini rimarrà la sorpresa e il divertimento di fronte alle peripezie e ai pensieri surreali del piccolo buffo protagonista.
Eta: dai 3 anni.
Com’è dura crescere e avere a che fare con gli adulti che vanno di corsa e vogliono sempre decidere tutto!
4. Vorrei un tempo lento lento di Luigina Del Gobbo e Sophie Fatus
La lentezza non mi appartiene molto. Un po’ per carattere, un po’ per i ritmi che la vita quotidiana impone.
Quando la libraia mi ha consigliato questo albo l’ho trovato subito molto poetico. Con delle illustrazioni e dei colori belli e gioiosi.
Non si tratta di una storia, bensì di una lunga filastrocca illustrata che parla del tempo, anzi dei vari tipi di tempo: non esiste solo il tempo frenetico ma anche il tempo per andare a piedi a scuola seguendo una farfalla che nel vento viaggia sola. E un tempo zitto per sentire il mio respiro e tuffarmi a capofitto nel silenzio, quello vero!
Leggere insieme, con tranquillità, le parole di questo libro è una coccola da regalarsi.
Eta: dai 3 anni.
Un libro che invita bambini e genitori a riappropriarsi dei ritmi lenti della natura, riscoprendo il piacere di fare le cose senza fretta. Per godere appieno di ogni istante.
5. Le pazze giornate della mamma di Elise Raucy e Estelle Meens
E’ mattina presto. Margherita è ancora nel letto quando si vede arrivare addosso la gonna, le calze e il consueto buongiorno: sbrigati! Per il fratellino Ernesto l’imperativo è sempre lo stesso. Le giornate della loro mamma sono una corsa senza fine, scandita dal ticchettio di un orologio.
Ma la mamma riesce sempre a fermare il tempo, anzi, è talmente brava che non può che nascondere dei poteri magici. Quando la mamma ferma il tempo le lancette scorrono lente per godersi balli scatenati, canti a squarciagola, gare di solletico. Momenti teneri che non dovrebbero finire mai.
Le mamme sono sempre prese da mille incombenze e per i bambini, a volte, non è semplice riuscire a comprendere perché il tempo per giocare insieme sia meno di quello che vorrebbero.
La prima parte del libro è molto veloce, con illustrazioni movimentate e ricchissime di particolari. Ad un cero punto, però, una frase fa rallentare il ritmo:
“Ehi, ma come sei diventato alto. Eri così piccolo, mi sembrava ieri.”
Da questo momento in poi il racconto diventa pacato, le immagini frenetiche e caotiche lasciano il posto a illustrazioni dolci e poetiche.
Da questo momento in poi c’è una mamma che rallenta e si calma.
Un libro da leggere insieme per spiegare ai bambini che, anche se gli impegni quotidiani sono tanti, il momento per le coccole si trova sempre. Un promemoria per i genitori, per ricordarsi di rallentare e trovare il modo per ritagliarsi del tempo di qualità con i propri figli.
Eta: dai 3-4 anni.
Spero vi siano piaciuti!
Un abbraccio, Elisa